Wolfango Peretti Poggi


  Schedatura delle opere:
I QUADRI - Scheda 03/11
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"Il piatto dell'uva"

ovvero:  "L'autunno"     ovvero: "L'uva regina nel piatto"

1970. Acrilico su tela, diametro cm 200.


Il piatto dell'uva regina



NOTE:

Tranche de vie.

MOSTRE:

Esposto fuori concorso al 57° Premio Michetti di Francavilla al Mare, 2006

CRITICA:

Philippe Daverio, Giudizio espresso sul quadro Il piatto dell'uva:
- "Un capolavoro assoluto."

Dalla rubrica televisiva Passepartout, Rai3 ore 13:20, puntata del 12/03/2006 relativa alla mostra "Bologna si rivela"

 

Francesco Arcangeli commenta il quadro Il piatto dell'uva:
- "È la canestra [di Caravaggio] esplosa."

In occasione di una visita nello studio del pittore (1974)

 

Loretta Secchi, dal catalogo della mostra Wolfango, 1991:

- "Appare chiaro ora il contenuto dell'"Uva regina nel piatto", che vive la sua esistenza biologica offrendosi con i suoi acini integri, turgidi, con quelli appena intaccati dal tempo e con quelli inesorabilmente decomposti. Tutto avviene su uno sfondo di porcellana che accoglie l'integro e il dissolto in un brulichio di moscerini chiamati a raccolta dalle sostanze zuccherine.

Se la passione è dolorosa, consolante è il senso della sofferenza, giacché anche alla luce dei contenuti cristologici l'uomo può accedere alla salvezza solo in seguito ad un lungo e patito percorso. Si intuisce che la presenza d'una finestra riflessa, secondo la consuetudine fiamminga, posta a destra entro la composizione, rievoca quel possibile accesso dell'uomo alla rivelazione o anche solo al risveglio, quindi all'albedo terrena come anticamera della rubedo celestiale."

 

Enrico Cesare Gori , dal catalogo della mostra Wolfango, 1991:

"L'intenzione di rappresentare nella realtà conscia il personale sogno (contenuto presentativo latente) troviamo confermata da 'L'uva regina nel piatto'. Di nuovo siamo imprigionati nel recinto pervaso di meravigliosi flussi presentativi, entro la rappresentazione 'piatto'. Il 'piatto' è inesorabilmente visto dall'alto, circolare come il mondo: l'artista ci pone nella sua propria prospettiva del Dio creatore. Qui preferisco soffermarmi sui moscerini che presentano l'elemento luciferino più di ogni cosa rappresentata, nella diafana ed appena accennata presenza materica.

Interesserà sapere che, recuperata l'antica coincidenza artista-scienziato, Wolfango ha allevato e studiato gli insetti: ha preparato la natura, la vita necessaria per animare il cosmo secondo il suo 'disegno'. Ne risulta la rappresentazione mitologica della presentazione di vita (gli accoppiamenti fra moscerini) e di morte (il suicidio del moscerino nel lago 'succo d'uva'), ma che sopra ad ogni cosa presenta la ferocia degli Dei capaci di usare il destino degli uomini per il proprio diletto o per affermazione personale."

PARTICOLARI:

particolare 1  particolare 2  particolare 3


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