Wolfango Peretti Poggi



Esposizione:
Selezione testi di critica

 

Vittorio SGARBI
- "Sorpresa: la pittura è viva", dal settimanale Europeo del 1/11/1986

"Il caso bolognese non è, come qualcuno potrebbe credere, la mostra L'età di Correggio e dei Carracci, ma quella di un pittore contemporaneo, nato e attivo a Bologna, di nome Wolfango. Dibattiti, giovani visitatori a frotte, intellettuali, pittori e critici si interrogano su un problema che non esiste, come stupiti che la pittura sopravviva ancora. [...]

Queste opere religiose, ove si intende che la religione della quale danno testimonianza è propriamente l'arte, sono state dipinte in una casa bolognese dalla quale, per le loro dimensioni, non potevano fisicamente uscire; e quando fu decisa questa non mercantile mostra, l'artista fu addirittura costretto a praticare lunghi tagli nelle pareti, per estrarre le sue grandiose tele.

Essendo l'ingrandimento una delle peculiarità di questa operazione che prevede una doppia lettura, distanziata e ravvicinata, l'artista non ha voluto che in catalogo vi fossero riproduzioni delle opere altro che nell'ambiente dove furono dipinte, nel quale possono essere verificati i rapporti spaziali.

Alla visione ravvicinata , i sui dipinti non sono affatto meticolosi o fotografici come potrebbero apparire, [...] ma sono invece - sommo virtuosismo - di stesura quasi informale e materica."